Guida alle finali di Davis Cup 2019-parte seconda. L’Italia vuole stupire.

Lunedì 18 prenderanno il via le finali di Davis Cup che si disputeranno alla Caja Magica di Madrid. Sarà il debutto del nuovo format voluto fortemente dal gruppo Kosmos Holding, di cui è presidente il difensore del Barcellona Gerard Pique. Tantissime saranno le stelle a via in una settimana che si prospetta molto interessante. Andiamo a scoprire il format e tutte le squadre al via.

FORMATO FASE FINALE

Saranno 18 le squadre al via: 4 sono le semifinaliste della scorsa edizione, 12 sono le squadre qualificate (tra cui l’Italia) e due nazionali sono state invitate tramite wild-card. 
Le nazionali saranno divise in 6 gruppi da 3 squadre ciascuno. Ai quarti di finale avanzeranno le prime di ogni girone e le migliori 2 seconde.   
Le sfide saranno al composte da 2 partite in singolare e 1 di doppio, entrambi al meglio dei tre set.  
Il torneo inizierà lunedì con Croazia-Russia e terminerà domenica con la finale. 
Tutto il torneo si disputerà alla Caja Magica di Madrid su cemento indoor e su 3 campi.

GIRONE D

  • AUSTRALIA – Nick Kyrgios, Alex De Minaur, John Millman, Jordan Thompson, John Peers (cap. Lleyton Hewitt)
  • COLOMBIA – Juan Sebastian Cabal, Robert Farah, Santiago Giraldo, Daniel Elahi Galan, Alejandro Gonzalez (cap. Pablo Gonzalez)
  • BELGIO – David Goffin, Kimmer Coppejans, Steve Darcis, Joran Vliegen, Sander Gille (cap. Johan van Herck)

Girone D che vedrà l’Australia partire con i favori del pronostico che se la vedrà con il Belgio e la Colombia.
AUSTRALIA-Sono i grandi favoriti del gruppo e una delle papabili per la vittoria finale. A disposizione di Lleyton Hewitt (ex numero 1 del mondo e vincitore degli Us Open e di Wimbledon) una rosa di assoluto livello per provare a centrare quantomeno la seconda fase. La stella della squadra è senza ombra di dubbio Nick Kyrgios, numero 30 delle classifiche ma capace di esaltarsi in queste condizioni e se in giornata, capace di battere qualsiasi tennista. Il numero 1 degli oceanici sarà però Alex De Minaur, numero 18 del mondo e fresco di finale alle Next Gen ATP Finals dove è stato sconfitto dal nostro Jannik Sinner. Questi due saranno i due singolaristi; dietro di loro ci sono John Millman e Jordan Thompson, rispettivamente numero 48 e 63 del mondo, pronti a subentrare in caso di necessità oppure ad affiancare John Peers nel doppio. Il 31enne nativo di Melbourne ha conquista in carriera ben due volte le ATP Finals e gli Australian Open sempre in doppio. Gli australiani vogliono tornare ad alzare il trofeo dopo 16 anni dall’ultima volta. Fondamentale sarà capire la condizione sia mentale che fisica di Nick Kyrgios.
COLOMBIA– Prima volta tra le grandi del tennis mondiale per la Colombia guidata da Pablo Gonzalez. Il capitano dei “Cafeteros” potrà contare su tutti i suoi migliori tennisti ma dovrà centrare un vero e proprio miracolo per centrare la fase finale. Le stelle della rosa sono senza ombra di dubbio il duo formato da Juan Sebastian Cabal e Robert Farah, ovvero la coppia più forte al mondo di doppio. Quest’anno hanno vinto sia Wimbledon che gli Us Open. Il problema giunge per i singolaristi che faticheranno a risultare competitivi contro i forti avversari del girone. Il numero uno è Daniel Elahi Galan, classe ‘96 e numero 191 del mondo. Gli altri due sono due giocatori esperti come: Santiago Giraldo, attualmente al 280esimo posto ma nel 2014 si era issato fino al 28esimo posto; e Alejandro Gonzalez, ex numero 70 e attualmente al 471esimo posto, preferito al giovane Mejia (semifinalista a Wimbledon junior l’anno scorso). Servirà l’impresa per i sudamericani per superare la fase a girone, vista la differenza qualitativa nei singolari.
BELGIO-Finalisti nel 2015 e 2017, proveranno a ricoprire il ruolo di antagonista dell’Australia nel gruppo. I belgi, capitanati da Johan Van Herck, ha superato le qualificazioni battendo il Brasile per 3-1. A guidare il team ci sarà David Goffin, numero 11 del ranking e protagonista di un ottima seconda parte di stagione. Il punto debole è rappresentato dal secondo singolarista che sarà uno tra: Steve Darcis, ex numero 38 che si ritirerà dopo gli Australian Open 2020; e Kimmer Coppejans, attualmente al 158esimo posto. Il doppio sarà compito della coppia formata da Sander Gille e Joran Vliegen, 22esima coppia al mondo. Riuscirà Goffin ha trascinare i suoi alla seconda fase?

IL CALENDARIO DEL GRUPPO D

Belgio v Colombia – 18/11 ore 16 — Estadio 3. 
Australia v Colombia – 19/11 ore 18 — Estadio 3.  
Belgio v Australia – 20/11 ore 18 — Estadio 3 

GIRONE E

  • GRAN BRETAGNA – Andy Murray, Jamie Murray, Neal Skupski, Daniel Evans, Kyle Edmund (cap. Leon Smith)
  • KAZAKISTAN – Alexander Bublik, Mikhail Kukushkin, Dmitry Popko, Aleksandr Nedovyesov, Andrey Golubev (cap. Dias Doskarayev)
  • PAESI BASSI – Robin Haase, Tallon Griekspoor, Botic Van de Zandschulp, Wesley Koolhof, Jean-Julien Rojer (cap. Paul Haarhuis)

Sorteggio benevolo sulla carta per la Gran Bretagna che è la grande favorita del girone E. Le avversarie saranno Kazakistan e Paesi Bassi.
GRAN BRETAGNA-Formazione al completo per capitan Leon Smith, capace di guidare i suoi all’ultimo titolo nel 2015. I dieci volte campioni sono stati invitati tramite wild card. Tra i convocati c’è Andy Murray, protagonista di un rientro insperato negli ultimi mesi che ha chiuso con il 46esimo titolo ad Anversa. L’ex numero 1 del mondo è già risalito sino al 125esimo e verosimilmente sarà protagonista in singolare. L’altro posto se lo giocheranno: Kyle Edmund, classe ‘95 e semifinalista l’anno scorso agli Australian Open e Daniel Evans, numero uno britannico e 42esimo al mondo. Non sarà presente invece Cameron Norrie (numero 53) perché al suo posto ci saranno i due doppisti, Jamie Murray, fratello di Andy e vincitore di ben 7 slam in carriera e Neal Skupski, che sono la 14esima coppia del ranking. I britannici sono quindi una delle selezioni da monitorare in questa fase finale.
KAZAKISTAN-Tanta voglia di sognare per il Kazakistan di Dias Doskarayev che non parte di certo con i favori del pronostico ma che nelle qualificazioni ha superato una squadra esperta come il Portogallo. Fondamentale in quella sfida fu Mikhail Kukushkin, numero 67 ma giocatore dotato di un grandissimo talento. L’altra punta del team kazako sarà il giovane Alexander Bublik, classe ‘97 e protagonista di una stagione da urlo che lo ha portato fino alla top 50. Completano la rosa: Dimitry Popko, numero 186; Aleksandr Nedovyesov, giocatore capace di battere Fognini in Davis; e Andrey Golubev, buon doppista e vicino a centrare la top 30 in singolo nel 2010. La storia del tennis in Kazakistan è piuttosto recente, come lo è per l’intero paese, e molto discussa, perché tutti e cinque i giocatori sono stati “acquistati” dalla Russia (ma questa è un altra storia). Attenzione al Kazakistan che può rivelarsi pericolo sul cemento indoor (chiedere ai giocatori italiani).
PAESI BASSI-Stagione da dimenticare quest’anno per gli olandesi che non hanno più un tennista nei primi 160 al mondo. Il primo orange infatti è 32enne Robin Haase, ex numero 33 e attualmente al 161esimo posto. Il nativo di The Hague ha vissuto un calo quest’anno ed è uscito dalla top 150 dopo oltre 9 anni. Dietro di lui si giocheranno il posto Tallon Griekspoor, classe ‘96 e numero 177 e Botic Van De Zandschulp, vincitore del suo primo challenger appena tre settimane fa. Per il doppio saranno importanti Jean Julien Rojer, originario del Curaçao e vincitore di tre slam in doppio in carriera; e Wesley Koolhof, partner di Robin Haase in stagione. Insieme alla Colombia, i Paesi Bassi rappresentano le due formazioni più deboli della manifestazione.

IL CALENDARIO DEL GRUPPO E

Kazakistan v Paesi Bassi – 19/11 ore 11 — Estadio 3. 
Gran Bretagna v Paesi Bassi – 20/11 ore 11 — Estadio 3. 
Gran Bretagna v Kazakistan – 21/11 ore 11 — Estadio 3

GIRONE F

  • ITALIA – Matteo Berrettini, Fabio Fognini, Simone Bolelli, Lorenzo Sonego, Andreas Seppi (cap. Corrado Barazzutti)
  • CANADA – Felix Auger-Aliassime, Denis Shapovalov, Vasek Pospisil, Brayden Schnur (cap. Frank Dancevic)
  • STATI UNITI – Reilly Opelka, Frances Tiafoe, Jack Sock, Taylor Fritz, Sam Querrey (cap. Mardy Fish)

Probabilmente il girone più incerto e aperto di tutta la manifestazione. L’Italia se la vedrà con Stati Uniti e Canada per accedere alla seconda fase.
ITALIA-L’Italia arriva a Madrid dopo una delle migliori stagioni della propria storia. Il movimento maschile ha raggiunto un livello altissimo e molti giovani sono esplosi durante il 2019. I ragazzi di Corrado Barazzutti si sono qualificati superando l’India in trasferta. C’è grande entusiasmo attorno agli azzurri che nel singolare punteranno su Matteo Berrettini, autore di una stagione da sogno e fresco di ATP Finals (dove è diventato il primo italiano a vincere una partita). Il romano vuole chiudere al meglio il 2019 e la superficie veloce si addice alle sue caratteristiche. Se Berrettini ha nel suo bagaglio un solo match di singolo in Davis, Fabio Fognini, è stato capace in carriera di trascinare ed esaltarsi in nazionale, la vittoria su Murray a Napoli ne è la testimonianza. Convocato anche Andreas Seppi, ex numero 18 del mondo e decisivo nella vittoria sull’India. Simone Bolelli sarà decisivo nel doppio, dove ha vinto anche l’Australian Open in coppia con Fognini e vanta uno score di 12 vittorie e 6 sconfitte in Davis. Prima convocazione per Lorenzo Sonego, vincitore del primo ATP quest’anno e attualmente al numero 52 che si farà trovare pronto in caso di necessità. Non sarà al via Jannik Sinner, il nuovo fenomeno del tennis mondiale che ha preferito rinunciare per concentrarsi sulla preparazione per la stagione 2020. L’Italia non parte come una favorita per il titolo ma dopo quest’anno nulla è impossibile.
CANADA-Il Canada a Madrid punterà sui i suoi giovani talenti per superare quantomeno il proprio girone. In panchina siederà Frank Dancevic (best ranking n.65) che dovrà fare a meno di Milos Raonic, costretto al forfait all’ultimo minuto e sostituito da Brayden Schnur, numero 101 del mondo. Il futuro ma anche il presente del Canada è nelle mani di: Denis Shapovalov e Felix Auger Aliassime. Il primo, classe ‘99 e numero 15 del mondo, ha concluso la stagione nel migliore dei modi con la finale nel master 1000 di Bercy. Il secondo ha vissuto la stagione della consacrazione ad altissimi livelli. Il 19enne ha sfondato per la prima volta il muro dei top 100 ed ha raggiunto la 17esima posizione. I due sono anche estremamente competitivi anche in doppio, insieme hanno vinto lo Us Open junior nel 2015. Utile, specialmente nel doppio, potrebbe essere Vasek Pospisil capace di raggiungere la 25esima posizione in singolo e la quarta in doppio. La mancanza di vere alternative è dunque il vero tallone d’Achille della formazione biancorossa.
STATI UNITI-La nuova edizione della Davis Cup segnerà il debutto in panchina di Mardy Fish, ex numero 7 del mondo. I nordamericani dovranno fare a meno del loro numero 1 John Isner e punteranno perciò su una formazione equilibrata e con tante soluzioni. Non ci sarà una vera e propria stella, che ormai manca da molto tempo agli USA, ma ben 4/5 giocatori in grado di alternarsi. Il numero uno è Taylor Fritz, che è finalmente esploso ad alti livelli in questo 2019. Il 22enne occupa attualmente la 32esima piazza ed in stagione si è ben comportato anche in doppio. Sarà la prima convocazione per lui ma anche per il coetaneo, Reilly Opelka, grandissima rivelazione dell’annata. Il gigante statunitense (2,11 m) ha vinto il primo torneo ATP ed ha superato la quota dei 1000 ace in stagione e perciò potrebbe rivelarsi utile anche per il doppio. Il più giovane, ma non meno esperto, della formazione è Frances Tiafoe, numero 47 del mondo e semifinalista alle recenti Next gen ATP Finals. A portare l’esperienza necessaria ci sono: Sam Querrey, numero 44 del mondo ma con un passato in undicesima posizione; e Jack Sock, senza ranking in singolare (best ranking n.8) ma pronto per il doppio, dove ha vinto ben 4 tornei dello slam e le ATP Finals nel 2018. Assenti i gemelli Bryan, che hanno fatto la storia di questa disciplina e che si ritireranno dopo gli Us Open 2020. Avversario ostico gli Stati Uniti che restano la nazione più vincente nella storia della Davis Cup.

IL CALENDARIO DEL GRUPPO F

ITALIA v Canada – 18/11 ore 16 — Estadio 2. 
Stati Uniti v Canada – 19/11 ore 18 — Estadio 2. 
Stati Uniti v ITALIA – 20/11 ore 18 — Estadio 2

Dove vederla in tv

diritti televisivi della Coppa Davis 2019 sono stati ottenuti da Supertennis TV, canale 64 del digitale terrestre e 224 di Sky. La Coppa Davis 2019 si può vedere anche in streaming sul sito di Supertennis TV.

il calendario completo

Lunedì 18 novembre

SESSIONE SERALE
Centre Court, ore 16
 – Croazia vs Russia
Stadium 2, ore 16 – Canada vs ITALIA
Stadium 3, ore 16 – Belgio vs Colombia

Martedì 19 novembre

SESSIONE DIURNA
Centre Court, ore 11 – Argentina vs Cile
Stadium 2, ore 11 – Francia vs Giappone
Stadium 3, ore 11 – Kazakistan vs Olanda

SESSIONE SERALE
Centre Court, ore 18 – Spagna vs Russia
Stadium 2, ore 18 – Stati Uniti vs Canada
Stadium 3, ore 18 – Australia vs Colombia

Mercoledì 20 novembre

SESSIONE DIURNA
Centre Court, ore 11 – Argentina vs Germania
Stadium 2, ore 11 – Serbia vs Giappone
Stadium 3, ore 11 – Gran Bretagna vs Olanda

SESSIONE SERALE
Centre Court, ore 18 – Croazia vs Spagna
Stadium 2, ore 18 – Stati Uniti vs ITALIA
Stadium 3, ore 18 – Belgio vs Australia

Giovedì 21 novembre

SESSIONE DIURNA
Centre Court, ore 11 – Francia vs Serbia
Stadium 2, ore 11 – Germania vs Cile
Stadium 3, ore 11 – Gran Bretagna vs Kazakistan

SESSIONE SERALE
Centre Court, ore 18 – quarti: vincitore Gruppo D vs vincitore Gruppo F

Venerdì 22 novembre

SESSIONE DIURNA
Centre Court, ore 11 – quarti: vincitore Gruppo A vs una migliore seconda

SESSIONE SERALE
Centre Court, ore 18 – quarti: vincitore Gruppo B vs altra migliore seconda
Stadium 2, ore 18 – quarti: vincitore Gruppo E vs vincitore Gruppo C

Sabato 23 novembre

SESSIONE DIURNA
Centre Court, ore 11 – semifinale (parte alta del tabellone)

SESSIONE SERALE
Centre Court, ore 18 – semifinale (parte bassa del tabellone)

Domenica 24 novembre

Centre Court, ore 16 – finale

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